mercoledì 8 agosto 2012

Sviluppo Statistico sui radiosondaggi


Sviluppo Statistico sui radiosondaggi. 

Ho deciso di giocare un po’ con la statistica, per togliermi qualche sfizio e dare risposte a qualche domanda. Ho raccolto tutti i radiosondaggi italiani del 2011, in un unico file Excel, ed ho applicato qualche macro per fare qualche verifica statistica.

Al momento ho pronti solo i risultati per la stazione “Pratica di Mare” (16245), ma come risultati preliminari si rivelano già interessanti.

Condizioni per le scie di condensa.
Questo è uno dei punti di scontro con chi sostiene l’esistenza delle Chemtrails. Secondo i principali sostenitori della teoria Chemtrails, le condizioni necessarie per la formazione delle scie di condensa sono altitudine superiore agli 8.000 metri, temperatura inferiore ai -40° e umidità relativa maggiore o uguale al 70%. Ora questa definizione, che viene più volte ripetuta nei vari contenitori delle discussioni relativamente al tema Chemtrails, non trova un riscontro di fonte oggettivo.

La cosa che più assomiglia alla definizione fornita sopra, è la definizione della NASA che si trova a questo indirizzo http://science-edu.larc.nasa.gov/contrail-edu/faq.html.

Ed è: “Q: Where do contrails form?
A: Contrails are human-induced clouds that usually form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40ºC).”

Che tradotto:

“D: Dove si formano le contrail?

R: Le contrail, sono nuvole indotte dall’uomo che solitamente si formano ad elevate altitudini (solitamente sopra gli 8 km, circa 26000 piedi) dove l’aria è estremamente fredda (meno di -40°C)”

Nella definizione originale NON C’E’ nessun riferimento all’umidità relativa, poiché la definizione sopra citata, non è stringente, ma solo indicativa. Deriva da uno studio degli anni 50, del prof. Appleman. Egli aveva trovato una relazione tra la pressione atmosferica in cui passava l’aereo  e la temperatura massima a cui si potevano formare le contrail. Oltretutto, per fare questo calcolo aveva fissato un Contrail Factor, ovvero un numero che indicativamente rappresentava la capacità dei motori di generare scie. E’ importante ciò, perché studi più recenti, fanno riferimento a contrail factor maggiori, in funzione dei nuovi motori introdotti sul mercato.

La relazione tra pressione e temperatura è dipendente dall’umidità relativa, ma se guardiamo bene la relazione di appleman, ci accorgiamo che l’umidità relativa può variare da 0 a 100. Ovvero, le contrail si possono formare anche a valori bassissimi di umidità. Per il momento, ovviamente sto parlando SOLO di CONTRAIL NON PERSISTENTI. La persistenza la discuterò in un prossimo post.

Questa tabella è presa dall’articolo all’indirizzo

Come si vede bene, dalla tabella, esistono valori di temperatura massimi, anche nella colonna 0%, che rappresenta l’umidità relativa. Il fatto di mettere un parametro come l’UMIDITA’ RELATIVA MINIMA cambia moltissimo la situazione, e, ad esempio, fa la differenza nella risposta alla domanda “le scie di condensa sono un fenomeno raro?”

Andiamo a contare.

Con qualche macro in Visual Basic for Application, applicata alle tabelle dei radiosondaggi, ho fatto un esperimento di questo tipo. Passando in rassegna TUTTE LE RIGHE di tutti i radiosondaggi di TUTTO il 2011, per la stazione di Pratica di Mare, ho messo di fianco ad ogni riga un 1 in una precisa colonna, ogni volta che si verificavano le condizioni proposte dai sostenitori della teoria chemtrails (8000,-40,70%), in un’altra colonna quando si verificavano solo le due condizioni del trafiletto nasa (8000,-40), ed in altre due quando si verificavano le condizioni proposte da Appleman. In una ho considerato il Contrail factor usato da Appleman, e nell’altra ho considerato il contrail factor usato da studi più recenti, per i motori più performanti dei nostri giorni. (Vedi link di cui sopra, contrail factor High Bypass).

Beh, il risultato alla domanda, su quanti singoli rilevamenti (ovvero su quante righe) si verificano in un anno le condizioni sopracitate, è il seguente.

LIRE
UR 70%
Nasa
 Appleman
High Bypass
Gen
13
6073
1345
1692
Feb
8
6080
1112
1367
Mar
5
6033
923
1208
Apr
18
6311
1508
2107
Mag
2
6579
1065
1374
Giu
10
6103
770
1103
Lug
4
5910
437
689
Ago
0
6264
1023
1398
Set
13
5888
1121
1489
Ott
6
4580
1065
1280
Nov
13
4110
979
1255
Dic
6
3893
787
1069

Se andiamo a fare i totali, secondo i dettami dell’umidità relativa superiore al 70%, queste condizioni si verificherebbero in 98 righe in tutto l’anno. Se usiamo Appleman, invece le righe diventano 12135.
Direi che c’è la sua discreta differenza.

Inoltre, un’altra cosa che salta subito all’occhio è che conviene anche ai sostenitori della teoria, fare i conti, dato che, se usiamo le condizioni (imprecise) fornite dall’esempio nasa (8000,-40°) le righe in cui queste condizioni si verificano, sono la bellezza di oltre 67000. Quindi conviene a tutti piantarla con definizioni imprecise, ed usare appleman.

Altra domanda a cui ho finalmente saputo dare risposta è, quanto influenza i risultati, il contrail factor relativo ai motori di nuova concezione?

Le righe in cui le condizioni High Bypass si avverano sono 16031. Che risultano essere (16031/12135)*100-100 = 32,10%, il 32% in più. L’aumento è sensibile ma non esagerato.

Detto questo, l’altra domanda che mi sono posto è, in quanti giorni dell’anno, si verificano in almeno una riga dei radiosondaggi, le  condizioni per la formazione di CONTRAIL NON PERSISTENTI?

Secondo la definizione UR70%, in 45 giorni dell’anno (una probabilità del 12%)
Usando Appleman, 344 giorni (probabilità del 94%)
Usando Appleman con High Bypass contrail factor, 349 giorni (Probabilità del 95%)

A questo punto della mio piccolo esperimento, non tengo assolutamente più conto della definizione UR70%, dato che non si avvicina miminamente ai risultato dello studio scientifico degli anni 50.

La prime due simpatiche conclusioni sono che

1) Le contrail non persistenti non sono un fenomeno raro, con una probabilità che oggi ci siano le condizioni ad almeno una quota, che variano tra il 94 ed il 95%
2) I nuovi motori hanno un 32% (calcolo empirico) di probabilità in più di generare contrails rispetto ai modelli più vecchi.

Ultima cosa, ho fatto un grafico che rappresenta a quali quote si verificano più spesso le condizioni (usando Appleman HighBypass) per la formazione delle scie, ed il risultato è il seguente.



Si nota subito che la zona a maggior numero di scie è proprio quella dove maggiormente passano i liners, (non sto tenendo conto, per ora, delle affermazioni di aerei che rilasciano scie a bassa quota).

Un’ultima curiosità la quota più bassa, in cui si verificano le condizioni per la formazione delle scie, è 6532 metri, verificatasi il 20 dicembre 2011, sondaggio delle 12:00.

Nel prossimo post, includerò la persistenza, tutte le radiostazioni d’Italia per tutto il 2011 e tenterò successivamente di incrociare i dati dei radiosondaggi, con i dati statistici del traffico aereo, e magari stimare, in base a questi, quante scie si “dovrebbero” vedere in cielo.

Infine tenterò di confrontare i dati ottenuti, con l’osservazione diretta.

sabato 23 giugno 2012

Cosa non mi torna della teoria sulle scie chimiche.

Articolo aggiornato il 02/11/2012

Mi è capitato in una discussione di dichiararmi "scettico" riguardo le scie chimiche, ma di essere etichettato (oltre ai soliti "venduto" e "prezzolato") debunker. Quando ho chiesto la differenza mi è stato risposto che il debunker rifiuta aprioristicamente ogni aspetto a favore di una tesi smontando sistematicamente tutto senza tenere ciò che è a favore di quella tesi. Ora, se devo essere sincero, non tutto quello che dicono i sostenitori delle scie chimiche è errato. Io non credo che tutto sia da buttare. La cosa che più trovo convincente riguardo alle scie chimiche, sono gli esperimenti inglesi fatti negli anni 60. Il punto però è che sono molte di più le cose che non mi convincono. Ci sono un sacco di domande a cui non è mai stata data una risposta convincente e che sia concorde con tutte le altre. Essendo molte di più le cose che non mi convincono, di natura, quando trova qualcosa che anche mi convince, non la smonto con atteggiamento aprioristico. La ricerca di un'altra spiegazione diversa da quella complottista, perché anche la singola cosa che mi convince, comunque non spiega le altre che non mi convincono, e mi viene da dedurre, che forse il nuovo elemento è errato o va riconsiderato, o che comunque deve esserci una spiegazione alternativa.

Come ho detto, le cose che non mi tornano relativamente alle scie chimiche, sono parecchie. Le ho qui riassunte in alcuni punti. Chiunque voglia sostenere la teoria delle scie chimiche, a mio avviso, dovrebbe, per se stesso, essere in grado di rispondere a quasi tutte queste domande.

Ogni tanto, aggiungo qualche domanda, oppure la risposta, se ritenuta valida, per cui l'elenco può venire aggiornato.




1) Perché non si sono fatte ancora analisi in quota che confermino la presenza delle sostanze chimiche nelle quantità ipotizzate dalla teoria delle scie chimiche?

2) Come è possibile che le analisi del terreno o delle acque (anche piovane, eh) siano influenzate maggiormente dalle scie che non invece dal traffico, dall’inquinamento industriale, dall’inquinamento dovuto
al riscaldamento domestico e via discorrendo?

3) In base al principio del “need to know”, dato che ogni aereo viene controllato da ogni equipaggio prima del primo volo della giornata, che del carburante vengono presi campioni e che tutto in aeronautica è certificato, controllato e verificato, com’è possibile che modifiche come dispositivi di aerosol e aggiunte al carburante, sfuggano tutti i controlli da parte di tutte le persone (che spesso cambiano ogni giorno, come ad esempio gli equipaggi per i velivoli) che hanno il compito di eseguirli?

4) In base a quale principio fisico i cirri naturali possono persistere ore e le scie no?

5) In base a quale principio non è possibile che le nuvole a volte, prendano forme più o meno geometriche?

6) Se non sono scie di condensa, ma sono scie chimiche quel che esce dagli aerei, tutto quel che vediamo è interamente particolato? Anche nel caso di scie lunghe 1000 km? Oppure è particolato misto a condensa? E nell’ultimo caso quale proprietà chimico/fisica di quale particolato consentirebbe di creare condensa in condizioni dove normalmente (secondo voi) non si potrebbe?

7) Calcolando che il colore del particolato di bario è argenteo e particolarmente riflettente, com’è che tra tutte le tipologie di colori delle scie (più azzurrate, più arrossate, grigio scure) non ve ne sono di argentee e con guizzi sparsi di luce riflessa?

Risposta 7: da parte di mastrociliegia: Il bario, elemento molto reattivo, si ossida con grande velocità in aria. Il metallo (anche se argenteo) diventerebbe ossido (bianco) nel giro di frazioni di secondo anche nel caso di aria rarefatta, specie se finemente suddiviso (in queste condizioni non mi sorprenderebbe se si incendiasse spontaneamente). Anche la successiva trasformazione in carbonato non muterebbe il colore.

8) Per quale motivo una traiettoria non retta dev’essere necessariamente sintomo d’irrorazione? Come fate ad escludere una qualunque di queste possibilità: caccia militari in esercitazione, caccia militari in missione di pattuglia/intercettazione, trasporti militari, aerei in Holding Pattern, caccia militari in formazione (non è proibito), aerei per la ricognizione fotografica del territorio, aerei con strumenti di misurazione per diversi scopi che si interessano su di una sola area (e potrei andare avanti con altri esempi) ?

9) Perché non esiste a tutt’oggi una foto di un aereo che rilascia scie di condensa fotografato da alta montagna, con alzo zero e che risulti sotto l’orizzonte? Perché non esiste a tutt'oggi un filmato di paracadutisti (i tandem, generalmente si lanciano da 4.500m) nel chi si lancia passa in mezzo ad una scia, oppure ha una scia sotto di loro invece che sopra? Perché nessun pilota con licenza da privato (PPL), quindi che non percepisce stipendio (ed in teoria è meno ricattabile) e che generalmente usa piccoli aerei da turismo che al massimo raggiungono 4/5.000 metri non ha MAI incontrato una scia a bassa quota?

10) Perché dopo 10 anni di irrorazioni di metalli pesanti, praticamente quotidiane, non si sono visti aumenti dei livelli di bario ed alluminio in TUTTA la popolazione, e nessuno dei centri di analisi del sangue, sia pubblici che privati ha notato un simile fenomeno in TUTTI i suoi clienti?

11) Perché non si ritiene possibile che esistano condizioni per scie di condensa persistenti molto lunghe contemporaneamente al fatto che alcune scie abbiano buchi in mezzo (macrocondizioni vaste con microcondizioni differenti), mentre invece il cielo molto spesso ci mostra la stessa cosa, tipo ad esempio copertura nuvolosa su buona parte del nord Italia, ma con presenza di buchi tra le nuvole (macrocondizioni vaste, con microcondizioni differenti)?

12) Perché, se le operazioni di aerosol sono illegali e clandestine, la Presidenza della Repubblica, in una risposta ne ammetterebbe l’esistenza e direbbe che sono regolamentate da precise leggi?

13) Perché il cloud seeding, che si effettua a bassa quota, non dagli scarichi dei motori, con piccoli aerei (tipo Cessna) e che soprattutto NON RILASCIA SCIE PERSISTENTI, deve essere per forza accomunato alle scie chimiche?

14) (ispirato da questo commento) Dato che la stragrande maggioranza delle scie parte a 20/30 metri dal motore, qual'è secondo voi, il fenomeno chimico che fa diventare una miscela di alluminio o bario prima trasparente e poi bianca?

15) Dato che il bario è estremamente reattivo ed a contatto con l'ossigeno si ossida rapidamente, e chi si occupa di "cambiare qualcosa nell'atmosfera" afferma che si deve usare qualcosa di scarsamente ossidabile e che permetta di avere delle efficaci soluzioni colloidali (generalmente ioduro d'argento) come si può conciliare la cosa?

16) Calcolando che l'atmosfera pesa qualcosa circa come 5.000.000.000.000.000.000 kg provando a pensare ad una tale massa in movimento, com'è possibile pensare di modificarla con qualche migliaio di tonnellate di polvere, tenendo conto delle energie in gioco?

17) Perché secondo voi non è possibile, calcolando tutti i dubbi sopra esposti, che una persona sia onestamente convinta che ciò che vediamo non siano altro che scie di condensa, ma invece sta sempre solo “mentendo spudoratamente” oppure “è pagato per farlo”?

E la ricerca? – Lo stato delle cose.

E la ricerca? – Lo stato delle cose. 


Ero partito in quarta, e poi? Più nessun articolo. 


Un po’ perché i soldi non son tanti, un po’ perché nel giro di brevissimo, più o meno tutti i dubbi sono stati fugati oppure ho trovato ricerche molto più complete fatte da altri (basta cercare bene, la rete è piena). Il discorso delle quote, con un po’ di osservazione, si risolve. Al di là dell’ottimo sciemilano.blogspot.it, o dell’uso di www.flightradar24.com oppure www.planefinder.net (di cui esistono anche applicazioni in realtà aumentata per cellulare che sono divertentissime da usare), ho provato con un paio di applicazioni teodolite per iPhone a fare delle triangolazioni doppie (così non si può dire che usando aerei piccoli questi sembrano più in alto, dato che la triangolazione è indipendente dalla dimensione dell’oggetto. 


Il discorso della possibilità di utilizzare uno spettrometro attaccato ad un telescopio si è rivelato inefficace (in fase di analisi di fattibilità) e la spiegazione mi è stata fornita da Gianni Comoretto (qui e qui) Ma non è stato tutto tempo perso. 


Dopo ad aver fatto ampie ricerche e messo insieme molti pezzettini del puzzle. Ho deciso di farne un documentario (probabilmente a puntate) perché a video certe cose si mostrano meglio e come ci suggerisce il gestore di www.tankerenemy.com il tutto è più incisivo in video. Senza togliere che mostrando direttamente certe cose riprese “live” risulta più provante che non semplicemente scrivendo. 


Mi restano due articoletti che sto preparando per questo blog. Poi comincio col documentario (che userà sempre questo blog come riferimento e compendio). Sarà un lavoro un po’ lunghetto ma vi giuro che ne è valsa la pena.